Se vuoi isolare bene una parete in cartongesso dai rumori, ci sono un po’ di accorgimenti che ti conviene seguire, specialmente se stai partendo da zero, e specialmente se si tratta di un garage che nel migliore dei casi ha un umidità di risalita pari ad almeno il 32-35%. Ma vengo e mi spiego:
ISOLAMENTO ACUSTICO
Per il fonoisolamento, dentro la struttura della parete, quindi tra i montanti, è importante mettere un materiale che assorba bene i suoni, di solito si usa la lana di roccia o la lana di vetro, che sono perfette per “intrappolare” i rumori.
Non badare troppo al risparmio: cerca pannelli belli densi, tra 40 e 70 kg/m³, che funzionano sia contro i rumori aerei (tipo voci o musica) che quelli d’impatto. Io solitamente uso la URSA come marca, il modello TERRA per il garage dovrebbe andare benissimo, a meno che tu non debba creare uno studio di registrazione 😆
Per "migliorare" la fonoassorbenza puoi montare due lastre di cartongesso invece di una. Se vuoi fare le cose per bene ci sono lastre specifiche per l’isolamento acustico, più spesse e pesanti, che bloccano ancora meglio il rumore, che non costano molto di più e il risultato è tutta un’altra cosa, io uso nei miei lavori la Gyproc Habito Forte 13. Ho fatto di recente uno studio di registrazione nel piacentino con queste lastre e l'isolamento acustico era davvero al top.
Spesso i rumori passano attraverso i punti di contatto rigidi, tipo tra la parete e il pavimento o i profili metallici. Se metti delle strisce elastiche lungo i profili (sono tipo in gomma), interrompi le vibrazioni, e il rumore non si propaga.
Non dimenticarti di chiudere bene ogni fessura. Anche una piccola crepa vicino a una presa o lungo la base della parete può rovinare tutto il lavoro. Usa un buon sigillante acustico e vai tranquillo
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Questa è una chicca. Se tra le due lastre di cartongesso metti una membrana fonoisolante (sono fogli tipo gomma o materiali simili), tagli via un sacco di rumore. È come mettere un muro in più senza occupare spazio. Il trucco per ottenere un isolamento serio è combinare più di queste soluzioni. Ad esempio, una parete fatta con due lastre di cartongesso, pannelli di lana minerale dentro, e una membrana fonoisolante è già una bomba. Se poi ti affidi a qualcuno che sa il fatto suo per montarla, sei a cavallo. Non è solo questione di comfort, ma anche di valore: una casa ben isolata è sempre più appetibile.
ISOLAMENTO TERMICO
Anche qui entrano in gioco i pannelli isolanti come la lana di roccia, lana di vetro o se vuoi una soluzione un po’ più moderna, il poliuretano espanso o il polistirene estruso (XPS). Questi materiali creano una barriera termica che evita dispersioni di calore d’inverno e mantiene il fresco d’estate. Fatti consigliare sullo spessore: di solito bastano 4-6 cm per una buona resa, ma se hai spazio, meglio abbondare.
Ci sono anche lastre di cartongesso che hanno già un pannello isolante attaccato dietro. Si chiamano “lastre accoppiate” e ti fanno risparmiare un sacco di tempo, perché fai tutto in un colpo solo. Sono pratiche e isolano molto bene, sia dal punto di vista termico che acustico.
Come per l'isolamento acustico, anche per quello termico è importante non lasciare fessure o spazi vuoti nella struttura. Ogni piccolo buco o punto non isolato diventa un “ponte termico”, cioè un posto da cui entra il freddo o il caldo. Fai attenzione agli angoli, alle prese elettriche e alle giunzioni con il pavimento e il soffitto.
Se stai lavorando su una parete che confina con l’esterno o un ambiente umido tipo nel tuo caso il garage, metti una barriera al vapore. Di solito è un foglio di materiale plastico (tipo polietilene) che va tra l’isolante e la lastra di cartongesso. Questo evita che l’umidità si infiltri e rovini il lavoro nel tempo.
Alla fine, come sempre, sigilla tutto bene con un prodotto specifico. Anche una piccola fessura può fare passare il freddo o il caldo, quindi usa un sigillante termico e controlla bene che non ci siano punti deboli.